logo
carrello
Come fare per
Photocity Silver
Inizia a stampare
Regali personalizzati
Promozioni

Piccoli trucchi, grandi risultati

26 Settembre 2022

A cura di Max Ferrero

Siamo giunti all’ultima puntata del nostro percorso “sul colore che vorrei”. Sebbene ci sarebbero ancora un’infinità di argomenti d’affrontare, preferiamo chiudere con dei piccoli e semplici accorgimenti tecnici in grado di migliorare, e pure velocemente, l’impatto visivo e la bellezza dei nostri scatti. Si tratta di passaggi molto semplici che non hanno la potenza degli esempi riportati negli scorsi articoli, ma hanno il pregio di essere veloci, facilmente comprensibili e applicabili senza bisogno di grandi conoscenze informatiche. Iniziamo col far vedere lo scatto iniziale:

grandi risultati

La foto, per nulla ritoccata sul file RAW, è stata trasformata in un normale file jpeg ad alta risoluzione. Pur intravedendosi un interesse potenziale il risultato è scarso. Non basta l’interesse dato dal campo diviso a metà tra terra arata e quella verde del grano appena spuntato; dall’orizzonte ondulato che presenta due formazioni di alberi su un cielo azzurro leggermente nuvoloso. C‘è bisogno d’intervenire con il fotoritocco, bisogna cesellare la bellezza già presente sull’immagine ma celata da una luce fioca e piatta.

grandi risultati

Utilizzando semplicemente i passaggi base della postproduzione (che potete trovare qui: https://www.photocity.it/blogpy/come-fare-per/le-prime-fasi-della-postproduzione.aspx) abbiamo ripulito l’immagine della patina bruna che spegneva i colori del cielo innalzandone, di conseguenza, anche il contrasto. Sicuramente la fotografia è più presentabile, ma non ancora definitiva: i colori, soprattutto quelli caldi non si sono ravvivati… anzi.

grandi risultati

Cliccando sul livello di regolazione segnalato in rosso e denominato Vividezza, abbiamo applicato un fattore pari a 70 proprio sulla vividezza dimenticandoci di toccare la più scontata saturazione, il risultato è quello che potete osservare qui in basso.

grandi risultati

Se il comando Saturazione ha la capacità d’incrementare in modo lineare (cioè potenziare tutti i colori) la forza visiva dei colori stessi, il comando Vividezza ci aggiunge un fattore proporzionale, cioè incrementa la forza dei colori in base alla loro debolezza. Più i colori sono deboli più vengono potenziati, più sono già accesi e meno saranno intaccati (ovviamente anche questo comando può esagerare soprattutto se si usano valori di modifica molto alti e il valore di 70 che abbiamo applicato è già al limite).

Rispetto allo scatto iniziale sembra quasi un’altra foto e, vi assicuriamo, che tutti i passaggi non hanno portato via più di una trentina di secondi. Volendo potremmo aggiungere anche un po’ di personalizzazione attraverso un altro comando di Photoshop che consente di applicare all’immagine delle simulazioni di utilizzo dei vecchi filtri fotografici di analogica memoria.

grandi risultati

Attraverso il percorso Regolazioni/Filtro fotografico approderemo a un pannello in cui è possibile scegliere proprio uno di quei filtri che un tempo erano di vetro o gelatina e venivano applicati davanti all’obiettivo per modificare i colori del reale contribuendo a dare un tocco personale al futuro risultato.
Ovviamente i fotografi di una volta il risultato lo potevano vedere solo alcuni giorni dopo la ripresa, esclusivamente l’esperienza e molto materiale rovinato, permettevano di ottenere il risultato voluto. Oggi è tutto più semplice, forse, proprio per questo, si è persa la magia creativa e la suggestione che l’incertezza del risultato provocava un tempo.

grandi risultati

Per la nostra immagine abbiamo adoperato una simulazione di filtro Kodak Warming Filter 81 (filtro di riscaldamento dei colori con numero identificativo 81), e il risultato è quello che potete osservare qui sotto: i toni sono stati scaldati uniformemente, ma in modo leggero e adeguato. I cieli hanno mantenuto la loro freschezza mentre la terra sembra più “ferrosa” e l’effetto all’orizzonte è quasi quello di un leggero tramonto o alba.

grandi risultati

Se prendiamo le nozioni che abbiamo indicato in quest’articolo e le aggiungiamo a tutto ciò che abbiamo descritto nei precedenti tre vi lasciamo immaginare quante prospettive di miglioramento stanno aspettando di essere applicate ai vostri scatti.
Nel prossimo articolo vi parleremo di un programma plug-in (separato ma utilizzabile in Photoshop come se fosse un filtro integrato) dalle potenzialità incredibili e soprattutto GRATUITO. Arrivederci a presto per continui suggerimenti e suggestioni di miglioramento.

Max Ferrero

Giornalista dal 1987, Max Ferrero ha pubblicato su tutte le maggiori testate italiane e i suoi reportage si sono concentrati e specializzati nell'ambito della ricerca sociale. Servizi fotografici sulla guerra nell'ex Jugoslavia, il Kurdistan iracheno, il Centro America, l'immigrazione extracomunitaria, i nomadi, gli ospedali psichiatrici e le carceri sono stati oggetto di pubblicazioni e mostre sia per Associazioni, Musei o Comuni quali: Torino, Milano, Lucca, Roma, Novara, Racconigi, Venaria Reale, Chivasso, Gaeta. Ha collaborato con le agenzie fotogiornalistiche: Lucky Star, Photodossier, Linea Press, Blow Up e attualmente AGF. Co-fondatore dell'agenzia fotografica Sync-studio di Torino, attualmente lavora anche su temi geografici e didattici. Attraverso la sua attività d'insegnante, collabora dal 2009 con il sito di divulgazione fotografica Fotozona (www.fotozona.it) curandone gli articoli tecnici e l'aspetto critico. Dal 2011 è professore di fotografia presso l'Accademia di Belle Arti di Novara. Nel 2017 pubblica presso la casa editrice Boopen il libro di tecnica base "tre gradi di profondità fotografica".


Photocity.it srl - Via Francesco Caracciolo 17 80122 Napoli - P.IVA 07651390630 - Cap.soc. € 60.000,00 interamente versato - Reg.imprese 07651390630 - N.REA 644385