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La correzione dell'esposizione, dei toni e del contrasto

24 Maggio 2021

A cura di Max Ferrero

Nell’articolo precedente abbiamo imparato a leggere gli istogrammi, essi indicano l’esposizione delle nostre foto e il loro grado di contrasto. Con questo nuovo articolo affrontiamo il primo passo (obbligatorio) per tutti i fotografi digitali:


La correzione dell’esposizione, dei toni e del contrasto - Parte I

Uno degli strumenti più importanti per compiere tale operazione è l’uso dei Valori Tonali (Immagine/regolazioni/valori tonali oppure schiacciare i tasti ctrl+L). Una fotografia come quella che presentiamo possiede già un equilibrio di contrasti e di esposizione. Se osserviamo il grafico degli istogrammi, noteremo che tutti i 256 livelli di tono sono sfruttati, compresi il bianco e il nero. Il picco del grafico si pone al centro presentandosi come esempio costruttivo d’istogramma “tipicamente equilibrato”. Non sempre le foto che scattiamo possono essere così, ecco allora che lo strumento Valori Tonali ci permette, attraverso le tre manopole a forma di triangolo, di alterare e manipolare la forma della curva e quindi anche dell’esposizione.

correzione esposizione, toni e contrasto

Il triangolo nero posto a sinistra regola i toni scuri. Spostando il cursore verso destra tutta la foto diventerà più scura e in particolar modo le zone d’ombra. L’istogramma si sposterà nel senso inverso cioè a sinistra.

Il triangolo bianco posto a destra controlla le alte luci. Spostandolo verso sinistra tutta l’immagine risulterà schiarita e, soprattutto, le alte luci. L’istogramma si sposterà verso destra.

Il cursore grigio controlla i toni medi. Possiamo spostarlo sia a destra sia a sinistra per scurire o schiarire l’immagine cercando di correggere i piccoli errori d’esposizione. Questo cursore consigliamo di adoperarlo il meno possibile perché esistono altri strumenti che fanno il medesimo lavoro, ma in forma migliore.

Questi cursori li dobbiamo spostare a caso fidandoci semplicemente del nostro occhio e del monitor? Rispondere in maniera appropriata non è semplice. C’è una regola per il corretto utilizzo del comando valori tonali che suggerisce di spostare i due cursori laterali fino in prossimità del primo movimento verticale dell’istogramma. Questa prassi ci permetterà di avere sempre il massimo contrasto visivo perché saranno sempre presenti il bianco (livello 255) e il nero (livello 0).

correzione esposizione, toni e contrasto

La foto che proponiamo d’esempio mostra massicce presenze nelle zone scure, compreso il nero, ma è completamente piatta nelle alte luci (la zona a destra). Essendo una foto notturna è del tutto logico avere un istogramma sbilanciato a sinistra, ma è anche utile avere maggiore intensità nelle luci. Secondo la regola appena accennata, bisognerebbe spostare il cursore bianco verso sinistra fino a incontrare i primissimi movimenti della curva, ma un intervento del genere avrebbe schiarito eccessivamente l’effetto dato dalla luce del crepuscolo. La correzione appropriata è quella utilizzata nella seconda foto dove la regola matematica dei cursori posti sul primo movimento di curva è stato mediato dall’osservazione e dal gusto del fotografo.

correzione esposizione, toni e contrasto

Un altro esempio di come si possano utilizzare i valori tonali è quello che riportiamo di seguito.

correzione esposizione, toni e contrasto

L’esposizione non è sbagliata (lo si capisce osservando l’istogramma che riporta tutti i toni intermedi al centro del grafico), ma i toni sono troppo morbidi o piatti. Ciò avviene perché la scena originale fotografata non aveva abbastanza contrasto da risultare brillante. Come mostrato dalle freccette, il lavoro di fotoritocco sarà di spostare le manopole nera e bianca fino a raggiungere i primi movimenti verticali dell’istogramma.

correzione esposizione, toni e contrasto

Come potete notare non solo abbiamo ottenuto un’immagine molto più brillante, ma gli stessi colori ne hanno giovato immensamente levando quella “cappa di grigiore” che si era ottenuta in ripresa a causa della mancanza di contrasto della scena. Come potete osservare l’istogramma si è modificato e si presenta sotto la sua nuova forma con spettro più ampio e completo.

I valori tonali possono essere usati anche per correzioni colore e/o dominanti. Per ottenere ciò è sufficiente applicare le regole e i consigli che abbiamo elencato finora per ogni singolo canale colore e non solo sul canale RGB.

correzione esposizione, toni e contrasto

Seppur non sia il miglior strumento per la correzione dei toni, dei contrasti e dell’esposizione, i Valori Tonali sono molto importanti per la buona riuscita del fotoritocco iniziale perché sono di facile interpretazione e rendono visibile la struttura dell’esposizione e del contrasto dell’immagine. Oltre a ciò è possibile usufruire di altri e importanti strumenti:

correzione esposizione, toni e contrasto

Gli strumenti contagocce sono tre. Uno per il bianco uno per il nero e uno per il grigio medio. Cliccando su uno di essi e poi cliccando sull’immagine, si trasformerà il punto dell’immagine nel colore del contagocce selezionato. Ad esempio, se clicchiamo sul contagocce bianco e poi andiamo sull’immagine, ciò che cliccheremo si trasformerà in bianco e di conseguenza tutti gli altri toni saranno adeguati al cambiamento, questo metodo si usa per pulire le tonalità bianche dalle dominanti. Quello nero si utilizza con lo stesso scopo del bianco ma per i neri, ovviamente. Quello grigio lo sconsigliamo, salvo che non siate già degli esperti fotografi e vi aggirate a scattar foto con il pannello grigio Kodak sottobraccio (ma questo è un altro argomento assai più complicato che sorvoleremo).

Attraverso i comandi di contrasto automatico (immagine/contrasto automatico) Photoshop applicherà la regola che abbiamo descritto all’inizio dell’articolo (allineando i cursori bianco e nero con i primi movimenti dell’istogramma sul canale RGB).

Attraverso i comandi di tono automatico (immagine/tono automatico) Photoshop applicherà la stessa regola ma su tutti i canali colore presi singolarmente.

Si possono collegare questi due comandi automatici a pulsati specifici da tastiera del computer in modo tale da velocizzare enormemente il flusso di lavoro (elaborazione in batch che affronteremo in futuro), ma attenzione, Photoshop funziona attraverso funzioni matematiche che non tengono conto della nostra creatività, quindi adoperate pure gli automatismi, ma non fidatevi mai ciecamente di ciò che producono. Siate sempre pronti a tornare indietro sui vostri passi per incaricarvi manualmente della correzione adeguata alle vostre esigenze.

Max Ferrero

Giornalista dal 1987, Max Ferrero ha pubblicato su tutte le maggiori testate italiane e i suoi reportage si sono concentrati e specializzati nell'ambito della ricerca sociale. Servizi fotografici sulla guerra nell'ex Jugoslavia, il Kurdistan iracheno, il Centro America, l'immigrazione extracomunitaria, i nomadi, gli ospedali psichiatrici e le carceri sono stati oggetto di pubblicazioni e mostre sia per Associazioni, Musei o Comuni quali: Torino, Milano, Lucca, Roma, Novara, Racconigi, Venaria Reale, Chivasso, Gaeta. Ha collaborato con le agenzie fotogiornalistiche: Lucky Star, Photodossier, Linea Press, Blow Up e attualmente AGF. Co-fondatore dell'agenzia fotografica Sync-studio di Torino, attualmente lavora anche su temi geografici e didattici. Attraverso la sua attività d'insegnante, collabora dal 2009 con il sito di divulgazione fotografica Fotozona (www.fotozona.it) curandone gli articoli tecnici e l'aspetto critico. Dal 2011 è professore di fotografia presso l'Accademia di Belle Arti di Novara. Nel 2017 pubblica presso la casa editrice Boopen il libro di tecnica base "tre gradi di profondità fotografica".


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